Le società scientifiche: saranno applicate le stesse condizioni degli anticoagulanti
Anche i medici di medicina generale potranno prescrivere, in regime di rimborsabilità, i nuovi farmaci anticoagulanti orali. Il via libera dato da una determina dell'Aifa (l'Agenzia italiana per il farmaco) è stato accolto con favore dall'Amd (l'Associazione medici diabetologi), dalla Sid (la Società italiana di diabetologia) e dalla Sie (la Società italiana di endocrinologia) che "auspicano quanto prima il raggiungimento di una condizione analoga anche per quanto concerne i farmaci innovativi per la cura del diabete mellito". "Nel periodo dell'emergenza Covid-19 appena trascorso, il rilascio dei Piani terapeutici avrebbe comportato la presenza fisica dei pazienti presso gli ambulatori di diabetologia, aumentando così il rischio di diffusione del contagio - dicono le tre società scientifiche - Oggi l'opportunità che i medici di medicina generale possano prescrivere in regime di rimborsabilità le terapie innovative per il diabete resta cruciale per tutte le ragioni che erano già valide prima della pandemia. Prima fra tutte la necessità di concorrere in modo sostanziale al superamento delle disparità di accesso ai farmaci innovativi ancora evidenti nel nostro Paese.
“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”
Testa: "Siamo noi che con le prescrizioni emesse sovente aggiorniamo il FSE automaticamente, mentre ci troviamo sistematicamente a subire le prescrizione di colleghi ospedalieri svogliati, per usare un eufemismo”
La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza
Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni
Testa: "Siamo noi che con le prescrizioni emesse sovente aggiorniamo il FSE automaticamente, mentre ci troviamo sistematicamente a subire le prescrizione di colleghi ospedalieri svogliati, per usare un eufemismo”
In media tre ricoveri su 10 si sarebbero potuti evitare con una migliore presa in carico dei pazienti: il 20% dei medici di base aggiorna il fascicolo sanitario elettronico ed i consulti con i medici ospedalieri sono rari
"Abbiamo apprezzato molto anche l’apertura mostrata rispetto al dialogo tra medicina generale e l’ambito della farmacologia clinica"
Scotti: “Pronti ad espandere le esperienze di presa in carico dei pazienti cronici”
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